Con la sedazione cosciente dentista l’odontoiatria moderna non è mai stata cosi confortevole, sicura ed efficace. Lo sappiamo, gran parte di noi prova ansia quando si reca dal dentista, mentre alcuni stringono i denti e sopportano, altri addirittura evitano importanti visite odontoiatriche. Infatti, è stato stimato che circa il 30% della popolazione adulta preferisce evitare la visita del dentista per paura. Per questo lo Studio Pozzi Taubert offre un ottimo metodo per eliminare lo stress: la sedazione cosciente con protossido di azoto
Che cosa è il protossido di azoto?
La sedazione cosciente con protossido di azoto è una tecnica anestesiologica in cui il paziente respira attraverso una mascherina posta sul naso, una miscela di protossido di azoto e ossigeno. La mascherina viene mantenuta per tutta la durata della seduta, l’effetto inizia dopo pochi minuti dall’inalazione e termina appena si interrompe la somministrazione della miscela. Il paziente resta sempre cosciente, ma tranquillo e rilassato avvertendo una piacevole sensazione di benessere, tranquillitàe riduzione della sensibilità al dolore.
A chi è consigliata?
La sedazione cosciente con protossido di azoto è una tecnica efficace che è rivolta principalmente ai pazienti che provano paura o ansia durante le sedute dal dentista, inoltre è adatta ai bambini al di sopra dei 4 anni di età e ai pazienti disabili. L’utilizzo di questa tecnica consente in parecchi casi di evitare interventi in anestesia generale, permette di dare più serenità al paziente, che non provando doloredentista o ansia, vivrà le cure odontoiatriche in un modo nuovo.
Chi non può sottoporsi a questa tecnica?
La sedazione cosciente con protossido non è efficace al di sotto dei 4 anni di età; inoltre non può essere effettuata in tutti quei pazienti che hanno patologie delle alte vie respiratorie (raffreddore, congestione nasale), perché non possono inalare correttamente la miscela di gas. Poiché anche l’assunzione di qualche farmaco può controindicare questa tecnica, tutti i pazienti devono sempre comunicare al medico odontoiatra le terapie farmacologiche in atto